Mi trovo in una tempesta. Ci sono giorni in cui mi sento un po' sballottata dalle onde delle mie emozioni. A volte, mi sembra di essere sott’acqua e di non riuscire ad arrivare a galla con le mie forze ed energie. La stanchezza di questa terza chemio è a tratti insopportabile. Sto guardando il positivo, sto parlando al positivo e sto leggendo tante belle cose positive ma la tempesta e` ancora qui e sono nel mezzo. Proprio quando la stanchezza prende il sopravvento e il “mio” positivo non è più abbastanza, ecco che mi viene in soccorso un canto che ho imparato quando ero sedicenne. Mi sono ritrovata a cantarla più volte questa settimana: “Se mi trovassi nella tempesta, alcun male io non temerei perché Gesù vive dentro me. Allor di chi io temerò se in Dio confiderò” Sono giorni che mi rendo conto di essere nella tempesta e non sono sola. In una tempesta non hai controllo! Quante volte, nelle piccole tempeste della mia vita non avevo controllo della mia nave. A chi non piace essere sempre in controllo della propria vita? Quando ti trovi in una tempesta, non puoi! Devi affidarti al capitano della nave e avere fiducia in Lui. Quante volte nelle piccole tempeste della mia vita, ho voluto continuare a far di testa mia. Quante volte non ho lasciato il timone. Quante volte stavo per annegare. Quante volte mi è mancato il respiro. Questa volta, la tempesta è più forte e mi sono arresa. Ho lasciato il timone e mi sono arresa. Voglio affidarmi al capitano della mia nave che conosce il mare di emozioni in cui mi trovo molto meglio di me. Mi sento debole e sopraffatta ma anche tanto grata per questa tempesta. Quando ti rendi conto che sulla nave non sei sola, che chi è alla guida è lo stesso Gesù che comanda al vento di smettere di soffiare, allora davvero puoi non temere. Non ci sarà tempesta troppo intensa nella tua vita che sorprenda Dio. Matteo 4:37-41 A un certo punto il vento si mise a soffiare con tale violenza che le onde si rovesciavano dentro la barca, e questa già si riempiva d’acqua. Gesù intanto dormiva in fondo alla barca, la testa appoggiata su un cuscino. Allora gli altri lo svegliarono e gli dissero:— Maestro, affondiamo! Non te ne importa nulla? Egli si svegliò, sgridò il vento e disse all’acqua del lago: «Fa’ silenzio! Calmati!».Allora il vento si fermò e ci fu una grande calma. Poi Gesù disse ai suoi discepoli:— Perché avete tanta paura? Non avete ancora fede? Essi però si spaventarono molto e dicevano tra loro: «Chi è dunque costui? Anche il vento e le onde del lago gli ubbidiscono!».
